Continuano senza sosta o indecisioni i preparativi per la manifestazione di protesta indetta dai lavoratori quota 96 della Scuola pubblica, a cui presto si sono associate anche le altre categorie deboli dell'insegnamento e dell'istruzione. I quota 96 protestano per ottenere il rispetto del proprio diritto al pensionamento, dopo che questo è stato annullato retroattivamente con la Riforma Fornero avvenuta nel 2011. Molti dei lavoratori in oggetto si sono così trovati davanti ad un ingiustificato allungamento della propria attività e carriera lavorativa, che in alcuni casi è arrivata addirittura a sommare fino a 7 anni di contribuzione in più rispetto a quanto dovuto.

Le informazioni logistiche e le ultime novità sulla manifestazione

Dopo che l'ultima speranza di una felice risoluzione del problema è sfumata con l'eliminazione di un apposito provvedimento di garanzia dalla riforma della pubblica amministrazione (approvata recentemente dal Governo), per molti lavoratori l'unica soluzione rimasta è rappresentata dallo scendere in piazza. La data decisa per l'evento corrisponde a venerdì 29 agosto, una scelta non casuale perché il Governo si riunirà proprio in tale giorno per il Consiglio Dei Ministri di fine agosto. L'orario di inizio è fissato per le ore 11.00.

Attenzione all'ubicazione della manifestazione; vista soprattutto la nutrita partecipazione (che ha superato ogni aspettativa iniziale), si è deciso in corsa di cambiare la località di ritrovo: l'appuntamento è fissato per Piazza S.S.

Apostoli a Roma, raggiungibile tramite autobus 64 - 40.

Oltre agli esodati della scuola, scendono in strada anche i precari

A far sentire la loro voce non saranno solo insegnanti e personale ATA, i cosiddetti esodati della scuola, ma anche i numerosi precari che chiedono a gran voce al Miur migliori condizioni di lavoro e la stabilizzazione del loro impiego.

I lavoratori dell'istruzione non si arrendono e premono per garantire il rispetto dei propri diritti. Vedremo se quest'ultimi rientreranno anche nelle tante sorprese che il Governo Renzi ha annunciato per la scuola a settembre.