Nuove sconcertanti notizie arrivano da Santa Croce Camerina, piccolo comune in provincia di Ragusa, dove nella serata di sabato è stato ritrovato il corpo del piccolo Andrea Loris Stival. Gli investigatori hanno comunicato che la morte del bambino non è stata accidentale ma, quasi certamente, dovuta ad un omicida, dopo che lo stesso avrebbe abusato del fragile corpo della vittima. Il procuratore Carmelo Petralia ha confermato che il decesso di Loris è avvenuto per asfissia da strangolamento.

L'omicida era, con ogni probabilità, una persona che il bambino di 8 anni conosceva.

Qualcuno che ha 'adescato' il giovane, che avrebbe abusato di lui e che poi avrebbe ucciso gettando il corpo in quel canalone nei pressi di un canneto molto vicino ad un mulino abbandonato. Le indagini proseguono a tutto campo; gli investigatori hanno messo sotto sequestro la macchina del cacciatore che ha ritrovato il corpo senza vita di Loris subendo un interrogatorio di oltre quattro ore dopo che lo stesso aveva rinvenuto il corpo senza vita del bambino intorno alle cinque del pomeriggio di sabato scorso. L'uomo, Orazio Fidone, di 65 anni, ex impiegato dell'Enel viene considerato dagli inquirenti un 'supertestimone', un punto di partenza per capire cosa sia davvero successo quel tragico pomeriggio.

L'uomo risulta però non essere indagato anche se non convincono del tutto le sue dichiarazioni rilasciate nella giornata di ieri agli uomini della questura di Ragusa. Sembrano troppo precise le indicazioni fornite agli investigatori oltre al fatto che Fidone si sia recato nel luogo del ritrovamento quasi a colpo sicuro.

Ovviamente il dolore della famiglia sale sempre di più.

La mamma di Loris, una donna di origine albanese di 25 anni, è distrutta dal dolore. Questo ha portato ad un' aggressione verbale della stessa nei confronti di alcuni giornalisti dopo il sopralluogo dei genitori avvenuta in contrada Mulino Vecchio, a quattro chilometri dal comune ragusano. Intanto, il governatore della Regione Sicilia Rosario Crocetta ha deciso per domani un minuto di silenzio, alle ore 12:00, in tutti gli uffici regionali.