Il rinvio della riforma Pensioni al 2016 da parte del governo Renzi ha spiazzato tutti, compreso Damiano, il quale, commentando a caldo quanto accaduto, ha definito un errore il posticipo delle misure sulla pensione anticipata. Sotto choc anche gli stessi lavoratori precoci, che si sono sentiti traditi dalle istituzioni, con l'intervento di Franco Tedone a Mi Manda Rai 3 illuminante in questo senso, poiché il rappresentante dei precoci ha parlato di categoria dimenticata da tutti. Scopriamo le ultime notizie e le novità di oggi.

Novità pensioni precoci, ultime notizie su Damiano

Difronte alle ultime dichiarazioni di Damiano a Mi Manda Rai 3 i lavoratori precoci sono divisi. Da un lato infatti c'è chi contesta la celerità con cui il presidente della Commissione Lavoro alla Camera ha liquidato la domanda di Tedone, rispondendogli che andrà in pensione all'età di 42 anni e 10 mesi, non prima di aver ribadito la sconfitta sulla mancata flessibilità in uscita nel testo approvato dal Consiglio dei Ministri della Legge di Stabilità. Dall'altra parte c'è chi continua a credere in Damiano e nella sua battaglia, che alla fine è la battaglia di tutti i precoci. Riguardo a questo non sono passate inosservate le parole pronunciate ad inizio trasmissione dall'esponente dem, il quale ha nuovamente rinnovato l'invito a Renzi di un confronto sulla sua proposta di flessibilità in uscita, dove è compresa, ricordiamo per l'ennesima volta, l'ormai famosa quota 41, l'unica soluzione, ad oggi, accettata dai precoci.

Ultime news pensioni precoci, la flessibilità genera risparmio

Damiano non vuole arrendersi, e a dimostrazione di ciò continua a ripetere a Renzi e al governo che la flessibilità in uscita genera, nel lungo periodo, dei risparmi. Perché allora l'esecutivo a maggioranza Pd non lo ascolta? In una recente intervista Damiano ha risposto a questa domanda affermando che il governo è legato, in questo caso, al punto di vista dell'Unione Europea relativamente ai conti, con l'Ue che dà maggiore peso ai costi iniziali.

È dunque tutta colpa dell'Unione Europea? Intanto i lavoratori precoci sembrerebbero arrivati ad un punto di svolta. Dal gruppo Facebook che riunisce la maggior parte dei precoci, e che ad oggi conta 7103 membri,uno degli amministratori ha invitato tutti a fare un salto di qualità, un salto di qualità che condurrebbe alla creazione di un vero e proprio comitato. Se anche voi appartenete alla categoria dei precoci, che cosa rispondereste? Siete favorevoli o meno alla creazione di un comitato?