Nuova tappa di avvicinamento al 21 novembre, data del Quarto Convegno Internazionale di Ufologia Città di Roma organizzato dal CUN - Centro Ufologico Nazionale, già quattordicesimo appuntamento nazionale romano di ufologia dal titoloVerso i 50 anni della nascita dell’ufologia in Italia, dai pre-UFO ad oggi”. È l’anno del cinquantesimo anniversario del CUN di cui è attuale presidente Vladimiro Bibolotti.

L'intervista esclusiva al presidente del CUN

Il Centro Ufologico Nazionale è?

V.B.: Il centro che da 50 anni studia il fenomenodegli Oggetti Volanti Non Identificati ed i fenomeni connessi.

Siamo una delle 5 associazioni più antiche del mondo, attivi nella ricerca e nella divulgazione con una rivista da oltre 20 anni nelle edicole ed un’enciclopedia in 5 volumi. Il nostro sito centroufologiconazionale.net dispone di centinaia di documenti e materiali ed il “Libro Bianco”, dossier digitale per i Media, raccoglie tutte le fonti dei dati presentati a dimostrazione di prove ufologiche concrete.

Com’è la situazione degli avvistamenti in Italia?

V.B.: Ad oggi abbiamo classificato oltre 12.500 dossier dall’anno 1900, e il primo volo dei fratelli Wright è del 1903. Casi notevoli almeno cinquanta, non ultimo quello recente nelle Alpi Apuane indagato pure dai Carabinieri. Per noi l’indagine sul campo è basilare rispetto a quella davanti un computer, perché il pc può amplificare l’inquinamento dei dati reali con notizie false e bufale, distorcendo il serio lavoro di ricerca.

Anche il CUN può essersi imbattuto in errori o sviste, ma sempre sulla logica di una ricerca obbiettiva senza fini di lucro.

Grazie alle vostre indagini avete la fama di Centro colluso con l’Intelligence, anche perché dal 1978 l’Aeronautica Militare italiana è stata designata a catalogare i casi di avvistamento UFO. Come sono i vostri rapporti con le Autorità?

V.B.: Quella dell'Intelligence è la solita litania. Naturalmente i nostri servizi si occupano della sicurezza del nostro spazio aereo. Ed avendo rapporti con il Reparto Generale Sicurezza dello Stato Maggiore Aeronautica, che si occupa a livello istituzionale degli UFO, molti fantasticano di chissà quali complotti in cui il CUN insabbierebbe notizie a riguardo.

In realtà le relazioni istituzionali dipendono dalla disponibilità ed aperture dei singoli comandanti, più che da linee guida operative. È utile anche la collaborazione con i Carabinieri preposti alla raccolta delle segnalazioni dei cittadini con moduli appositamente predisposti.

Cos’è il premio giornalistico “J. A. Hynek”?

V.B.: Il premio intitolato a Joseph Allen Hynek, che nella ricerca sui “dischi volanti” ha introdotto il metodo scientifico d'indagine. In passato i Media non sempre hanno trattato il tema in maniera seria, ma oggi è in atto ciò che chiamo “il cambio di paradigma”: molti giornalisti, anche scettici, si documentano e scrivono con competenza, attingendo a fonti verificabili e togliendo quell’aura di mistero ad un fenomeno reale che da più di un secolo continua ad imperversare sui nostri cieli e mari.

Perché è importante la ricerca ufologica?

V.B.: Perché studia un fenomeno che può essere il più grande dell’umanità. Esistono oltre un milione di avvistamenti dichiarati, il 20% che resta inspiegato ed un 5% che presenta evidenze di tecnologia non terrestre mai riutilizzata neppure a livello militare. Avere consapevolezza e prova di non essere soli potrebbe cambiare per sempre le nostre responsabilità ed il nostro modo di rapportarci all’universo.