L'FBI ha segnalato come soggetti a rischio attentato il Duomo e la Scala di Milano e San Pietro di Roma. Il governo italiano invita i cittadini a non sottovalutare i rischi che derivano dal terrorismo, ma neanche ad enfatizzarli troppo. Segnalazioni come quella inviataci dall'FBI arrivano di continuo ai governi dei vari stati, poiché la situazione mondiale attuale è molto delicata.

Rischio attentati

L'FBI avrebbe dichiarato Roma e Milano come città maggiormente a rischio lavorando su informazioni fornitegli dalla DEA. Da tali informazioni sarebbero scaturiti anche cinque nominativi, tutti arabi, su cui è stato invitato il governo italiano a condurre ricerche approfondite, al fine di minimizzare il rischio attentati.

Lo stato italiano ha inoltre inviato svariate centinaia di militari nella capitale, per salvaguardarne le strade e la sicurezza pubblica. Il sito web dell'ambasciata statunitense ha pubblicato un comunicato per i suoi cittadini, in cui si suggerisce di non intraprendere viaggi che mirino alla visita di determinate mete, fra cui figurano anche il Duomo, la Scala e San Pietro. Nonostante questo il governo italiano invita i cittadini italiani a rimanere calmi, poiché data la particolarità del periodo, sono molte le segnalazioni di questo tipo che arrivano e che riguardano anche molti stati diversi dall'Italia.

Il Giubileo

Nonostante San Pietro sia una delle mete dichiarate a rischio il Papa non sembra abbia intenzione di voler rinviare il Giubileo.

"Niente porte blindate nella chiesa", si afferma con decisione, ma nonostante questo la sicurezza del Vaticano è stata aumentata e il flusso dei fedeli è sensibilmente diminuito negli ultimi giorni. L'inizio dell'anno Santo sarebbe stato stabilito inderogabilmente dal Vaticano per l'8 Dicembre alle 9.30. Le strade di Roma sono al momento invase dai militari, che sono stati posti anche nelle stazioni della metropolitana. Un massiccio dispiegamento di forze sarebbe necessario anche per l'apertura della porta Santa in modo da scongiurare qualsiasi catastrofe.