Le polemiche per le statue coperte in occasione della visita del presidente Rouhani non accennano a placarsi. Il ministro Franceschini ha dichiarato che il governo era all'oscuro di tutto e che quanto fatto è "incomprensibile", dicendosi certo che "ci sarebbero stati altri modi" per onorare"un ospite straniero così importante". Dalla Soprintendenza, per contro, rispondono che le decisioni sono state prese da Palazzo Chigi, con la conseguenza che, al momento, non si sa chi abbia deciso di mettere in campo gli ormai famosi pannelli.

Coprire le opere d'arte non è una novità

I precedenti, circa l'uso di veli e pannelli a coprire le opere d'Arte, non mancano di certo. Nel giugno del 2015, i manifesti della mostra della pittrice polacca Tamara De Lempicka furono coperti in occasione della visita del Papa a Torino, ad esempio. L'esposizione era aPalazzo Chiablese, vicino al Duomo, luogo dell'ostensione della Sindone, e la misura fu decisa per 'ripulire' la zona da immagini laiche, evitando di turbare il clima religioso necessario per onorare il Pontefice e l'arrivo dei pellegrini.

“La Verità svelata dal Tempo” opera delTiepolo(1743 - 44)fece invece da sfondo per le conferenze stampa del governo Berlusconi (era il 2008), ma fu ‘ritoccato’ per le immagini ufficiali, dove il seno e l’ombelico della donna che rappresenta la Verità furono coperti da un drappo innaturale e incoerente con il concetto stesso del quadro, dove la verità si presenta appunto “svelata”.Brutto messaggio, ma al tempo si preferì procedere in questo modo per evitare imbarazzi.

Se il Tiepolo decise di scoprire - e lo stesso fece Delacroix nella "Libertà che guida il Popolo" nel 1830 - altri artisti preferirono fare il contrario, come Correggio quando, attorno al 1531, dipinse “L’Allegoria del Vizio” per Isabelle d’Este, rappresentando il Vizio come un uomo tormentato dalla Coscienza, dalla Gioia e dall’Abitudine, con le mani legate e il pene eretto coperto da un drappo.

Lo scandalo non finisce mai

Uno dei quadri più scandalosi di tutti i tempi è “L’origine du Monde”, in cui Gustave Courbet ritrasse un primo piano delle parti intime di una donna. L’opera non ha un’intenzione erotica, ma anzi usa la nudità con una precisa connotazione di potenza vitale e fertilità, eppure è percepita ancora oggi come scabrosa: nel 2009, in Portogallo, furono sequestrati alcuni libri con “L’origine du Monde” in copertina.

Motivo? Pubblica pornografia, si disse.

Dei pannelli si è servita, di recente, anche la Gran Bretagna. È accaduto pochi giorni fa a Londra, dove l’ultima opera del misterioso street artist Bansky, un graffito su un muro di fronte alla sede dell’Ambasciata francese, è stata oscurata dalla polizia perché ritraeva Cosette, protagonista dei Miserabili di Victor Hugo, con una bandiera francese strappata e le lacrime agli occhi a causa di una bomboletta di lacrimogeni ai suoi piedi. Una critica che l’artista inglese ha rivolto nei confronti dell’uso dei lacrimogeni da parte della polizia francese presso il campo profughi di Calais. Le autorità non hanno gradito e, nel nome dell’ordine pubblico, hanno dato ordine di coprire il murales con pannelli di truciolato di orribile aspetto, brutti quasi come quelli che hanno coperto le statue della Venere Esquilina e il Dioniso in Italia.