Un verdetto quasi definitivo. Hillary Clinton sul fronte democratico e Donald Trump tra i Repubblicanivolano verso la nomination per la Casa Bianca. Il secondo Super Tuesday non lascia spazio ad altre previsioni: l'ex first lady vince in cinque Stati su cinque, il miliardario newyorkese perde soltanto in Ohio ma, soprattutto, vince in maniera schiacciante in Florida, a casa di Marco Rubioche, come prevedibile, annuncia il suo ritiro dalla candidatura.

Il ciclone Trump spazza via Rubio

Alle primarie repubblicane della Florida, Donald Trump ha ottenuto il 48,8%.

Rubio si è fermato al 27% ed ha alzato bandiera bianca. Era scontato che, in caso di sconfitta nello Stato in cui è attualmente Senatore, Marco Rubio facesse tanto invocato passo indietroe questo è arrivato subito dopo l'ufficialità del risultato. Se Atene piange, Sparta non ride, ci riferiamo a Ted Cruz che ha battagliato con Trump solo in Missouri dove è stato secondo per una manciata di voti (40,6% contro 40,8%) ma ha poi perso su tutta la linea. "The Donald", infatti, si prende anche il North Carolina (40,3% contro il 36,8 di Cruz) e l'Illinois (38,3% contro il 30,3 di Cruz). In questo modo diventa indolore la sua sconfitta in Ohio dove vince John Kasich con il 46,8 per cento e lo precede di 11 punti percentuale.

Trumpraggiunge dunque quota 621 delegati, al secondo posto c'è sempre Ted Cruz con 395. La nomination repubblicana necessita di 1.237 delegati.

Hillary si prende tutto

Sebbene in qualche Stato Bernie Sandersabbia perso sul filo di lana, è stato un vero plebiscito per Hillary Clinton ormai praticamente senza rivali nella sua corsa alla nomination democratica.

C'è stato un testa a testa in Missouri, dove Hillary ha vinto con il 49,6% contro il 49,4% di Sanders. Quest'ultimo ha ottenuto un ottimo risultato in Illinois dove ha perso con poco meno di due punti percentuale nei confronti della Clinton che invece ha conquistato nettamente voti e delegati in Florida (64,5%), North Carolina (54,6%) ed Ohio (56,5%).

Hillary Clinton ora può contare su 1.560 delegati, Sanders ne ha 799. Per la nomination democratica ci vogliono 2.359 delegati,

Prossimi appuntamenti in calendario

Fari puntati al 22 marzo, quando gli elettorati dei due schieramenti torneranno al voto. Per i Democratici ci sono le primarie in Arizona e i caucus in Idaho e Utah. Sul versante repubblicano si vota per le primarie in Arizona e sono in programma i caucus in Utah mentre le primarie in Idaho si sono già tenute lo scorso 8 marzo con la vittoria di Cruz.