La nuova nota del ministero dell'Istruzione, preparata nella giornata di martedì 19 aprile 2016 e inviata ieri a tutte le scuole italiane sulle disposizioni per l'assegnazione del bonus di merito ai professori, non ha chiarito i dubbi sul modo in cuidovranno essere distribuiti i 200 milioni di euro stanziati dal Governo Renzi per la valutazione dei docenti. Anzi, tutto appare ancora meno chiaro. In primo luogo, seguendoquanto disposto dalla circolare, toccherà ai dirigenti scolastici, in ultima istanza, decidere sull'assegnazione agli insegnanti più meritevoli con il concorso del comitato di valutazione: tale coinvolgimento non è disciplinato approfonditamente, lasciando quesiti su come tale collegialità dovrà operare.

Premio di merito ai docenti: il ruolo dei comitati di valutazione

Quale sarà il peso che avrà, allora, il comitato di valutazione nella decisione dei dirigenti scolastici? Come disciplinato dalla legge 107 del 2013, tali comitati dovranno essere presieduti dallo stesso dirigente scolastico che si avvarrà di tre professori, 2 rappresentanti dei genitori, un genitore ed un alunno per le scuole secondarie di secondo grado e un componente esterno con incarico assegnato dagli Uffici scolastici regionali: la collegialità sembra già includere tutte le componenti scolastiche citate dalla circolare, a meno che, come riporta Il Sole 24 Ore di oggi, non rientrino in gioco i sindacati e i premi tornino ad essere oggetto di un'ulteriore trattativa, come più volte invocata.

Nulla, invece, è specificato in merito alla possibile assenza di uno dei membri dei comitati di valutazione e sulla possibilità di una sua sostituzione.

Criteri per l'assegnazione del bonus di merito ai prof: tanti i dubbi

In secondo luogo, ed è l'aspetto più rilevante, quali criteri dovranno seguire i dirigenti scolastici nella spartizione dei 200 milioni di euro, in media 23 mila euro per ciascun istituto scolastico?

Secondo quale ammontare, minimo e massimo e in quanti dovranno essere premiati per il miglior rendimento garantito alla didattica ed alla crescita professionale degli studenti? Dubbi tuttora senza risposta: il decreto che ha istituito il bonus di valutazione, infatti, fissa solo due principi, ovvero quelli del divieto della distribuzione della somma "a pioggia" tra tutti gli insegnanti e quello della non concentrazione dell'ammontare tra uno o due professori.

Infine, non è stata fissata una data indicativa per l'accredito del premio: a poco più di un mese dalla chiusura dell'anno scolastico 2015/2016, le uniche indiscrezioni indicano ilpossibile pagamento nella busta paga di giugno.