Maria De Filippi è la conduttrice ufficiale di questa 67esima edizione del Festival di Sanremo 2017 che debutta ufficialmente in prime time stasera 7 febbraio. Come ogni anni, però, il Festival non può cominciare senza polemiche ed ecco che in queste ore sui social si sta discutendo animatamente del presunto compenso record che avrebbe percepito Maria De Filippi per questa sua prima avventura professionale in Rai.
Sanremo 2017: la bufala sul compenso di Maria De Filippi
Tutto è partito da un link che in queste ore sta facendo il giro del web e di Facebook, dove si può leggere che la De Filippi per condurre Sanremo 2017 con Carlo Conti avrebbe percepito svariati milioni di euro.
In realtà, però, questa è una clamorosa bufala mediatica che trapela sui social e non corrisponde assolutamente alla realtà dei fatti.
Sì, perché le news ufficiali su questa 67esima edizione del Festival rivelano che in realtà la De Filippi non ha percepito niente per la co-conduzione dell'evento musicale di Raiuno. A rivelarlo in primis è stato Carlo Conti che ha dichiarato durante la conferenza stampa di presentazione che la conduttrice, regina degli ascolti di Canale 5, avrebbe partecipato al festival a titolo gratuito e in questi ultimi giorni l'ha confermato anche la stessa De Filippi, ammettendo che non se l'è sentita di prendere soldi dalla Rai perché non ha fatto niente di straordinario dal punto di vista autorale.
La verità sul cachet della De Filippi
Insomma la De Filippi non prenderà un euro per la co-conduzione di questo 67esimo Festival, per la gioia di tutti coloro che avevano gridato già allo scandalo dopo aver visto il finto articolo-bufala che sta circolando con insistenza sui social. A smentire la notizia anche l'autrice numero uno della De Filippi, Barbara Cappi che sulla sula pagina ufficiale Facebook ha riportato la foto di questo finto articolo, precisando che contiene solo delle inesattezze. La De Filippi, inoltre, ha fatto sapere di non aver percepito compensi dalla Rai neppure per le recenti ospitate in vari programmi.
