Molti internauti sono convinti che il web e i social in particolar modo, siano molto utili e forieri di buone iniziative anche per il lavoro, ma negli ultimi tempi alcuni casi di bullismo partiti proprio dalla rete hanno indotto molti a porsi delle domande e a cercare soluzioni che che rappresentino una sorta di censura.

Ecco allora che l'iniziativa di creare 'una carta comune' a cui tutti possono aderire e anche sottoscrivere, si profila come un tentativo concreto di arginare le frasi di odio e di bullismo che corrono sulla rete e che hanno già creato diverse vittime, soprattutto tra i giovani.

Basta odio sui social

Parole O_stili è il titolo delle due giornate che sono iniziate ieri a trieste e che proseguiranno oggi, sul tema della violenza verbale in rete. Alle giornate partecipano personalità di spicco del giornalismo italiano come il direttore del telegiornale di La7 Enrico Mentana e anche il Presidente della Camera Laura Boldrini, che ha recentemente interpellato il creatore di Facebook Mark Zuckerberg invitandolo a prendere posizione proprio su questi temi.

Dieci punti che faranno la differenza

Il tema trattato si articolerà in questi 10 punti sui quali sono chiamati tutti a discutere:

  • Il virtuale è reale: dietro al computer ci sono delle persone
  • scrivo quello che sono: con quello che scrivo mi qualifico o mi squalifico
  • prima di scrivere penso: prima di esprimermi rifletto
  • prima di pensare ascolto: il mio interlocutore merita di essere ascoltato
  • uso le parole per farmi capire e non per ferire: la comunicazione ha lo scopo di farsi comprendere
  • ciò che dico ha sempre delle conseguenze: le parole possono essere pietre
  • condividere è una responsabilità: se condivido un pensiero ne accetto anche la responsabilità
  • le persone si rispettano, sono le idee che si discutono: non devo trascendere mai, posso dire la mia senza offendere
  • gli insulti non sono un argomento di discussione: insultare non serve a nessuno, gli argomenti per convincere sono altri
  • si comunica anche con il silenzio: se non condivido o se non 'mi piace' ciò che trovo scritto posso anche tacere

L'auspicio è che da questa interessante due giorni nasca una carta di buonsenso che diventi, poi, patrimonio comune di tutti coloro che usano i social in modo propositivo e senza cattive intenzioni.